Comunicare

Non osavano più rivolgergli alcuna domanda, perché aveva risposto bene e la loro domanda maliziosa era rimasta smascherata. Noi, che di domande maliziose non ne facciamo, abbiamo ugualmente paura. Preferiamo rimandare, accontentarci di una comunicazione di superficie.

Siamo stanchi e non abbiamo la forza di affrontare un dialogo che potrebbe essere difficile. Così preferiamo non chiedere, non sapere, lasciare tutto fermo. Il dialogo con i figli, con il coniuge, resta limitato alla comunicazione degli orari, degli impegni. “A che ora esci? Hai le chiavi?”, non si ha la forza di chiedere con chi esci e cosa vai a fare. Resta il dubbio, ma ci fa meno paura della risposta. La famiglia comunica con post-it appiccicati alla porta.

Il convento diviene simile a un convitto ed il convitto ad un condominio. E l’ultima volta che ci siamo reciprocamente chiesti “come stai?” non la ricordiamo… https://lalocandadellaparola.com/2023/11/25/comunicare-2/

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