Seguitemi

Filippo e Natanaele, altri due nuovi discepoli. Due nomi, due storie. Un nome tutto pagano, greco, Filippo, “colui a cui piacciono i cavalli”. Che ci faceva un ebreo con un nome simile? Filippo era di Betsaida, e Betsaida è al nord, vicino al confine. Non vogliamo dire che era figlio di una coppia mista (cosa vietatissima, ma si sa come vanno certe cose), di certo però era figlio di gente non troppo osservante. L’altro invece era Natanaele, “dato da Dio”, e non occorre aggiungere altro. Gesù però aggiunge, commenta, osserva che quel ragazzo si identifica bene col suo nome: ecco davvero un israelita senza falsità, che vive sotto l’albero di fichi, cioè che vive all’ombra della Legge di Dio. Un vero osservante, figlio di osservanti. Gesù li chiama entrambi. E noi chi avremmo selezionato? Forse, per andare sul sicuro della tradizione e dei valori, avremmo preso Natanaele. Oppure, da bravi radical-chic, l’avremmo scartato per Filippo, invaghiti dal suo nome contro il sistema. Ma i due non erano pro o contro. Erano semplicemente desiderosi di seguire insieme chi li chiamava per nome, quale che fosse….https://lalocandadellaparola.com/2024/01/05/seguimi-5/

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