“Uno dei temi di maggiore attualità che negli ultimi mesi sta interessando direttamente le aree transfrontaliere di confine e le zone montane è quello legato alla presenza sempre più diffusa del lupo: tutti gli studi più recenti ci confermano che il lupo non è più considerato tra gli animali a rischio di estinzione e la sua diffusione sta creando pericoli e problemi sempre maggiori a cittadini che risiedono in queste aree, in particolare allevatori e agricoltori. Serve un piano di contenimento con interventi concreti che sia frutto però di regole certe e definite e non di deroghe, all’interno di un quadro normativo chiaro e preciso, a tutela e salvaguardia anche della biodiversità di queste zone”.
Lo ha sottolineato il Presidente della Commissione speciale per i Rapporti tra la Lombardia e la Confederazione Svizzera e per la Valorizzazione e tutela dei territori montani e di confine Giacomo Zamperini, in occasione dell’incontro che si è tenuto questa mattina a Mezzana in Cantone Ticino presso la sede della Comunità di lavoro della Regio Insubrica.
Nell’occasione si sono riuniti i rappresentanti del Gran Consiglio della Repubblica e Cantone Ticino e dei Consigli regionali di Lombardia e Piemonte a cui fanno riferimento principalmente i territori di Como, Lecco e Varese, del Ticino e delle province piemontesi di Novara e Verbano-Cusio-Ossola: i partecipanti hanno convenuto sulla necessità di intervenire con urgenza sul tema della sempre maggiore presenza dei lupi e sulla necessità di tutelare al meglio i cittadini e le realtà messe a rischio.
La delegazione lombarda era composta anche dai Consiglieri regionali Silvana Snider e Angelo Orsenigo.
Il livello delle acque lacuali e la relativa gestione idrica, la navigazione dei laghi, le migrazioni transfrontaliere di fauna selvatica, la fiscalità, la previdenza e il telelavoro dei frontalieri, gli Stati Generali della Cultura e del Turismo della regione insubrica, la Programmazione Interreg 2021-2027 sono stati alcuni degli altri temi al centro dell’incontro.
In particolare, la delegazione lombarda si è soffermata sulla necessità della valorizzazione del telelavoro, “opportunità che deve essere colta e riconosciuta anche ai frontalieri italiani che lavorano in Svizzera e che su questo aspetto non possono essere penalizzati o peggio ancora discriminati”.
Il potenziamento del Passo del Sempione con l’adeguamento del traforo ferroviario e dell’infrastruttura stradale e la proposta di istituire una Commissione intergovernativa per migliorare i collegamenti nelle “Alpi del Nord” sono stati alcuni degli argomenti posti al centro del tavolo di lavoro.