L’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, è intervenuto oggi a Milano, su delega del presidente Attilio Fontana, all’assemblea di Assolatte, l’associazione di rappresentanza e tutela delle industrie attive in Italia nel settore lattiero caseario.
“Quest’assemblea – ha ricordato l’assessore Beduschi – rappresenta uno dei fiori all’occhiello del settore agroalimentare nazionale, forte di numeri e con la Lombardia capace di generare il 45% della produzione nazionale, con un valore di 1,8 miliardi di euro. Molti sono i primati assoluti, con 14 formaggi DOP e leadership produttiva per latte, burro, yogurt e formaggi freschi”.
Negli ultimi due anni, le imprese della filiera lattiero casearia hanno registrato oscillazioni impreviste nell’ambito dei costi fissi, variabili e gestionali, in particolare riferiti all’aumento delle spese energetiche, per i trasporti, i fertilizzanti e le materie prime. Da qui, la proposta di istituire un tavolo regionale di filiera, portata all’assemblea dall’assessore.
“Penso – ha dichiarato Alessandro Beduschi – a un tavolo che riunisca periodicamente tutti gli attori del comparto, dalla produzione alla trasformazione e alla grande distribuzione, per valutare i dati con cadenza almeno trimestrale e con un adeguato supporto tecnico, per un’analisi che non sia di breve respiro ma strategica, per favorire il consolidamento del dialogo tra tutti i protagonisti del settore”.
Nel corso del suo intervento, Beduschi ha ribadito i principali impegni che caratterizzeranno il mandato della nuova Giunta regionale per il settore agroalimentare.
“Innanzitutto – ha ricordato Beduschi – l’impegno per l’utilizzo di fondi a disposizione a partire dalla nuova programmazione del PSR per sostenere le imprese verso l’innovazione, che possa portare a una sostenibilità reale. Poi, la lotta alla burocrazia: chi produce ha bisogno di sottostare a procedure rigorose ma snelle e chiare”. Infine, la difesa del Made in Italy: “Tutto il mondo – ha concluso Beduschi – ci riconosce una straordinaria capacità di offrire prodotti di qualità e sono fin troppi i segnali che arrivano da parte di chi vorrebbe ostacolare questa nostra vocazione a colpi di norme spesso ideologizzate. Il raccordo con il governo da questo punto di vista è quotidiano e la parola d’ordine è tutelare il nostro sistema produttivo in Europa e a tutti i livelli decisionali”.