Bandi sempre più efficaci e rispondenti alle esigenze del mondo produttivo

Al termine di un lungo lavoro di confronto tra Direzioni generali della Giunta, stakeholder e Consiglieri regionali è stata approvata dalla Commissione speciale Pnrr, fondi europei e bandi regionali una Risoluzione contenente indicazioni, criteri e proposte per rendere sempre più virtuosa l’azione della Giunta per quanto riguarda l’emanazione dei bandi regionali a favore del mondo produttivo.

L’obiettivo è duplice -ha detto il Presidente della Commissione Giulio Gallera (FI)- e cioè da un lato suggerire alla Giunta regionale quali sono gli strumenti ritenuti prioritari dagli stakeholder (finalizzati per esempio all’abbattimento interessi, all’internazionalizzazione, alla digitalizzazione delle aziende, etc.) e dall’altro fare in modo che l’azione della Regione nell’emissione dei bandi diventi sempre più efficace, introducendo una programmazione ragionata annuale ma soprattutto procedure di verifica per analizzare gli effetti a valle degli stessi bandi. L’individuazione di questi criteri, delle misure di verifica, l’emanazione dei bandi e il loro sviluppo dovranno poi essere comunicati periodicamente al Consiglio regionale, che avrà così la possibilità di svolgere pienamente il suo ruolo di controllo e indirizzo”.

Al termine dei lavori hanno votato a favore i Consiglieri dei gruppi di maggioranza mentre si sono astenuti i Consiglieri PD e Azione-Italia Viva-Renew Europe. Da parte delle minoranze è stato comunque apprezzato il lavoro che ha impegnato sul tema la Commissione in questi mesi, rimandando al dibattito in Aula una ulteriore valutazione.

In questi mesi -ha proseguito Gallera- come Commissione abbiamo voluto approfondire una ricognizione sui bandi emessi da Regione Lombardia negli ultimi cinque anni e ci siamo confrontati con gli stakeholder per verificare se questi bandi abbiano effettivamente risposto alle esigenze del mondo produttivo. E’ emerso che per ogni euro di risorse pubbliche di Regione Lombardia sono stati attivati investimenti privati per sette euro, un effetto moltiplicatore molto importante. Gli stessi stakeholder hanno anche apprezzato le molte misure messe in campo a favore di piccole e medie imprese, professionisti, artigiani e commercianti e che negli ultimi anni si sono concentrate sulla riduzione dei tassi di interesse. Si tratta ora di rendere ancora più virtuosa questa azione e fare in modo che le risorse di Regione Lombardia siano spese nel modo migliore”.

La Risoluzione elenca una serie di richieste, come per esempio quella di prevedere anche per l’anno 2025 la misura “Nuova Impresa”, la cui dotazione di risorse è stata recentemente incrementata dalla Giunta per l’anno 2024.

Altro punto riguarda l’impegno chiesto alla Giunta a intervenire “presso le sedi governative” per sollecitare la registrazione da parte della Corte dei Conti delle delibere relative all’Accordo per la Coesione tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e Regione Lombardia relativo all’utilizzo di risorse europee cofinanziate dalla Regione.

Nel documento viene inoltre chiesto di “concentrare gli sforzi possibili” per ulteriori misure di abbattimento dei tassi di interesse e viene proposto di valutare l’introduzione di bandi per il consolidamento dell’impresa dopo la fase di start up.
Si propone infine di studiare una misura simile nell’impostazione al già sperimentato “fondo rotativo” che consisteva in un prestito agevolato a tasso zero gestito da Finlombarda in abbinamento a una quota a fondo perduto, con tempi certi e rapidi di restituzione dei fondi.

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