Il ricordo dell’ospedale da campo dell’Associazione Nazionali Alpini, ormai dismesso, rimarrà indelebile nel cuore di tutti i bergamaschi, con un segno tangibile dell’affetto degli Alpini nei confronti della comunità.
Oggi, quelli stessi Alpini hanno donato al territorio i beni dell’ospedale durante una cerimonia alla quale hanno partecipato numerose autorità locali e nazionali. Presenti, in rappresentanza della Regione Lombardia, gli assessori Claudia Terzi (Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile) e Lara Magoni (Turismo, Marketing Territoriale e Moda).
Il materiale acquistato per l’allestimento dell’ospedale sarà distribuito in tutta la provincia. Un centinaio di letti sarà consegnato alle varie Rsa, il resto all’Asst Bergamo Est, alla Croce Rossa e a diverse strutture ospedaliere del territorio.
“Un gesto di grande generosità – ha commentato l’assessore Terzi – da parte degli Alpini. La donazione di letti, Tac, respiratori e strumenti elettromedicali consegnati ad Asst, Rsa ed enti sociosanitari della Bergamasca, vale qualcosa come 3 milioni di euro. Lo scorso anno, nei giorni più bui della prima ondata pandemica, gli Alpini raccolsero il grido di aiuto della nostra terra realizzando a tempo di record l’Ospedale da campo in Fiera insieme a Confartigianato Imprese Bergamo e grazie alla generosità degli imprenditori bergamaschi. Il nosocomio è stato il simbolo della lotta al covid, importante anche a livello psicologico perché ha fornito la prova tangibile della straordinaria capacità di reazione dei bergamaschi. Ho sempre pensato che lo spirito degli Alpini incarni alla perfezione lo spirito dei lombardi e dei bergamaschi in particolare. Gente sensibile, forte, resiliente, coraggiosa.
Rinnovo il ringraziamento mio e dell’istituzione che rappresento per tutto quello che l’Associazione Nazionale degli Alpini ha fatto e continua a fare”.
“La realizzazione dell’ospedale in Fiera – ha detto Lara Magoni – è il simbolo dell’amore dei bergamaschi per la loro terra. Tanti i volontari che hanno voluto partecipare, in giorni di sofferenza, alla costruzione della struttura. Bergamo è stata la terra maggiormente colpita dalla pandemia: negli occhi e nel cuore abbiamo ancora la tragedia immane di chi ha perso amici, parenti e cari. Abbiamo saputo reagire con fierezza e spirito solidaristico innato. Gli Alpini, con tenacia e speranza, senso di appartenenza e coraggio si sono messi al servizio, come sempre, della comunità. La loro opera, grazie alle donazioni al territorio, rimarrà per sempre in tutta la Bergamasca, simbolo di resilienza, voglia di rinascita e cura del prossimo”.