Investire nel senior-house. E’ questa la parola d’ordine per l’assessore alla Casa e Housing sociale della Regione Lombardia, Paolo Franco, intervenuto oggi all’Ats di Bergamo alla presentazione del progetto ‘Laboratorio Caregiver’. Contestualmente è stato anche sottoscritto l’Accordo di collaborazione tra gli attori del territorio.
“Il laboratorio che stiamo presentando – ha spiegato l’assessore Paolo Franco – è di fondamentale importanza per tante famiglie e il mio Assessorato ha un ruolo fondamentale. Pensiamo ad esempio alle barriere architettoniche, che limitano le possibilità di spostamento o accesso”.
“Il nostro principio guida – ha sottolineato Franco – è l’assistenza domiciliare. Dobbiamo inserire come priorità l’accessibilità di ogni casa. Regione Lombardia, in questo settore, intende investire nel modello di senior housing. Questo significa appartamenti con servizi in comune, dalla palestra alla lavanderia, all’assistenza sociosanitaria commisurata alle condizioni del fragile. Tutto ciò avviene attraverso partnership tra pubblico e privato per costituire una soluzione pragmatica che vada realmente a cambiare la vita delle persone”.
Per l’assessore Paolo Franco il passo successivo è il co-housing “che – ha spiegato – non vuole solo essere coabitazione solidale domiciliare tra persone anziane, ma deve aprire anche la strada alla coabitazione intergenerazionale, specie con i giovani in condizioni svantaggiate. Tutto questo potrebbe tradursi quindi in una rete di case-famiglia, che vedremo presto in forma strutturale anche nella nostra Regione”.
Altri obiettivi da raggiungere sono quelli del portierato, della custodia sociale e delle altre forme di condivisione organizzata della gestione del tempo.
“Questi progetti – ha concluso l’assessore Paolo Franco – contribuiscono a diffondere una cultura del caregiving diffusa che, se sviluppata a livello condominiale, territoriale e comunitario, rende i luoghi visibili e vivibili, quindi anche più sicuri. Questo sarà il nostro modo per rispondere ai cambiamenti demografici in atto”.