La Regione a Bergamo per parlare del futuro del commercio

Dopo il primo incontro, dedicato all’industria tenutosi a Brescia, il Roadshow voluto dall’assessore lombardo allo Sviluppo Economico Guido Guidesi e organizzato da Regione Lombardia con la preziosa collaborazione delle associazioni di categoria, ha fatto tappa presso la Camera di Commercio di Bergamo.

Per parlare del futuro del commercio sono intervenute allo stesso tavolo le principali associazioni di categoria: Confcommercio, Confesercenti e Federdistribuzione. Anche in questo caso il ‘sistema lombardo’ si è posto obiettivi ambiziosi, ma, come ha sottolineato più volte Guidesi, “siamo la Lombardia, innovatori e abituati ad anticipare sempre i tempi”

“Già possiamo dire di avere vinto la sfida dei distretti del commercio – ha spiegato Guidesi -. Oggi, affinché tra vent’anni i progetti messi in campo ora possano essere considerati innovativi, al pari di quello che sono stati i distretti del commercio, dobbiamo continuare a investire sulle misure che possono rinvigorire il sistema in cui operano queste realtà. Costruiamo quindi insieme, a sistema, il commercio del 2050 ed è per questo che istituiamo un tavolo specifico per il mondo del commercio”.

“Il commercio – ha affermato Carlo Massoletti – rende le città vive e sicure ed è il termometro della dinamicità e dello sviluppo delle comunità. Un ruolo esaltato dai Distretti del commercio, straordinarie opportunità di partenariato pubblico-privato, acceleratori dell’evoluzione imprenditoriale e sociale e laboratori di rigenerazione”.

“Il settore – ha proseguito Massoletti -, per vivere il presente e guardare al futuro, non può prescindere dalla formazione del personale e degli imprenditori e non può ignorare l’innovazione tecnologica, compresa l’intelligenza artificiale, ricordando sempre che il commercio si fonda sull’incontro e non sulla distanza, sulla relazione e non sull’alienazione. Allo stesso tempo, è necessario intervenire in modo deciso sul potere d’acquisto, attraverso la detassazione degli aumenti contrattuali e delle tredicesime, sul problema della carenza di personale e sulla stretta creditizia”.

“La salvaguardia del commercio di vicinato – ha detto Rebecchi – non è una battaglia di retroguardia a vantaggio degli interessi di pochi, ma una sfida imprescindibile per salvaguardare l’identità, la vivibilità e l’attrattività dei nostri centri urbani”.

“Negli scorsi decenni – ha aggiunto Rebecchi – abbiamo assistito ad una profonda trasformazione delle reti commerciali, con riflessi negativi sul numero di attività di piccole dimensioni, anche in Lombardia. L’incontro con l’Assessore Guidesi – col quale coltiviamo un dialogo costante e proficuo – è stata l’occasione per affermare la necessità di politiche volte a garantire la pluralità dell’offerta commerciale, guardando in particolare alle esigenze degli esercizi di vicinato”.

“La distribuzione moderna – ha spiegato Buttarelli – si sta sempre più orientando verso uno sviluppo di prossimità, anche in Lombardia, con punti di vendita di dimensioni adatte ai contesti presidiati e con molteplici effetti positivi per le comunità sul piano sociale, economico e ambientale. Uno di questi, attraverso il recupero delle aree dismesse, è la rigenerazione urbana, che consente di contenere il consumo di suolo”.

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