Ulteriore tutela delle aree protette, anche in vista della estensione della balneazione; la definizione di forme ecosostenibili di navigazione; la realizzazione di un progetto per il riequilibrio della fauna ittica e azioni concrete di riqualificazione e valorizzazione delle sponde. Questi, in sintesi, i prossimi step per il risanamento del Lago di Varese emersi durante la riunione del Collegio di vigilanza dell’Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale presieduto dall’assessore all’Ambiente e Clima della Regione Lombardia.
“Con questa riunione – ha proseguito spiegato l’assessore – si conclude il lavoro di questa legislatura, ma lasciamo un mandato puntuale sul lavoro da sviluppare, a partire da quanto già fatto in questi anni. Questo mandato permetterà di completare il risanamento e il rilancio ambientale, turistico e economico-sociale del nostro lago, realizzando così un obiettivo storico per il nostro territorio e un modello emblematico di sviluppo sostenibile”.
Intanto prosegue il lavoro sulla rete fognaria per la riduzione degli inquinanti nonché quello legato al monitoraggio delle acque e al prelievo ipolimnico che, in questi primi anni, “hanno prodotto ottimi risultati e reso possibile la balneazione del lago, risultato a cui pochi credevano”.
Di seguito la situazione dell’avanzamento dei lavori di risanamento e valorizzazione del lago.
Dopo la necessaria fase di rivelamento della rete, studio e progettazione nel corso del 2022 sono stati aperti vari cantieri e il lavoro proseguirà anche nel 2023. Tra i lavori in fase di ultimazione quelli sulla vasca di laminazione a Galliate lombardo e l’intervento fognario presso il comune di Barasso. Inoltre, sono stati eseguiti interventi di manutenzione straordinaria su 4 gruppi di scolmatori nei comuni di Casciago, Gavirate e Varese e si stanno concludendo altre importanti progettazioni.
A metà dicembre Si è verificata una moria di fauna ittica nella zona di Gavirate. Un episodio che si è già verificato in passato a causa dall’improvviso rimescolamento delle acque nell’area dovuto al forte vento di domenica 11 dicembre, quando le acque anossiche e ricche di solfuri hanno raggiunto la superficie.
Per quanto riguarda il monitoraggio, le attività si sono svolte come da programma e si sono concluse le campagne prelievi e si è in attesa delle analisi di laboratorio e delle elaborazioni in corso per una valutazione complessiva dell’andamento del 2022. In ogni caso l’anno passato non ha presentato particolari criticità e anzi la qualità delle acque prosegue il miglioramento già rilevato negli anni passati. Attualmente la circolazione delle acque non si è ancora registrata, in ritardo rispetto agli anni passati probabilmente legata alle alte temperature e alla scarsità di pioggia che ha caratterizzato i mesi passati. Per il 2023 proseguiranno le attività di monitoraggio del lago e del Bardello e sarà definito il piano di monitoraggio in base ai risultati ottenuti nel 2022.
L’impianto è stato riattivato a novembre, dopo una prolungata interruzione estiva e autunnale a causa dei livelli del lago troppo bassi. Per ovviare ai cattivi odori, poiché lo scarico delle acque avviene sopra il battente idrico, a causa delle scarse portate del Bardello, l’impianto è stato acceso solo durante la notte. Quest’anno le condizioni idriche hanno permesso un funzionamento solo parziale permettendo di asportare solo 2t di fosforo delle 4 individuate come obiettivo. È stata indetta la gara per l’installazione dell’’eiettore venturi’ per migliorare l’ossigenazione delle acque, e sarà a breve indetta la gara per l’installazione dell’impianto fotovoltaico.
Sono stati presentati i progetti esecutivi per l’inserimento di 2 nuovi scarichi delle acque ipolimniche, come deciso nei precedenti incontri.
Dal punto di vista della qualità delle acque il lago sarà balneabile nella sua interezza. Nel rispetto delle norme esistenti le spiagge su cui i comuni potranno decidere con propria ordinanza se aprire alla balneazione si trovano nei comuni di Gavirate, Biandronno, Cazzago Brabbia, oltre a Varese Schiranna e Bodio Lomnago. Si lavorerà sulla tutela delle aree protette valutando la possibilità di delimitare aree e inibirle a balneazione e a navigazione per motivi ambientali e archeologici.
Per quanto riguarda i temi delle Macroazione D sulla tutela della Biodiversità, Macroazione E sulla Comunicazione e Mcroazione F sulla valorizzazione delle sponde lacustri, si è riflettuto sulle prospettive future e sul lavoro che proseguirà anche al termine di questa legislatura. In particolare, è stato presentato da un consigliere dalla Cooperativa dei pescatori un progetto per il riequilibrio della fauna ittica del lago; si è parlato della necessità di sensibilizzare i cittadini attraverso l’organizzazione di corsi di formazione per dipendenti pubblici, amministratori, liberi professionisti e scuole; sono stati presentate alcune idee progettuali, realizzate dal Politecnico di Milano, per la riqualificazione delle sponde; ed è stato illustrato un progetto per la sistemazione dell’area del campeggio di Azzate, da parte della proprietà. Saranno importanti anche attività di marketing territoriale, di valorizzazione turistica ecosostenibile ed è stato anche proposta l’organizzazione di iniziative sportive legate al periodo estivo.