Lago Varese altri tre anni per l’Aqst con obiettivi socio-economici

Estendere l’Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale del Lago di Varese per altri tre anni. È la decisione raggiunta, martedì 39 Maggio,  all’unanimità in occasione della prima riunione del Collegio di vigilanza dell’AQST ‘Salvaguardia e risanamento del lago di Varese’ in questa XII legislatura regionale, presieduta dall’assessore all’Ambiente e Clima di Regione Lombardia, Giorgio Maione.

“Il Lago di Varese – ha commentato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana – è un simbolo del nostro modo di lavorare. Ascoltando il territorio, promuovendo sinergie, sfruttando innovazioni tecnologiche abbiamo raggiunto risultati importanti. Ma non ci fermiamo: continueremo a migliorare e valorizzare l’ambiente cogliendo tutte le opportunità che ne possono derivare. Quello dell’AQST del Lago di Varese è un modello da replicare”.       

“Grazie all’ottimo lavoro svolto anzitutto dal mio predecessore Raffaele Cattaneo e dai vari partecipanti – ha affermato l’assessore Maione – sono stati ottenuti concreti miglioramenti ambientali: la qualità delle acque negli ultimi anni è costantemente migliorata, non si sono più presentati episodi di fioritura algale di rilievo e da quest’anno i Comuni possono decidere di aprire la balneazione in tutte le località monitorate da ATS. Occorre ora lavorare affinché agli importanti obiettivi di natura ambientale conseguiti si possano affiancare anche ulteriori target socio-economici”. 

Regione Lombardia è il coordinatore dell’AQST e suo principale sostenitore in termini di risorse finanziarie: nel quinquennio 2019-2023 l’impegno ammonta infatti a circa 13 milioni di euro, di cui circa 10 in capo a Palazzo Lombardia. “La maggior parte delle risorse – prosegue l’assessore Maione – sono state dedicate al miglioramento dell’infrastrutturazione fognaria e al prelievo ipolimnico per accelerare i tempi di recupero del lago”. Nel suo ruolo di presidenza del Collegio di vigilanza e di coordinamento della Segreteria Tecnica, Regione dal 2019 raccoglie e lavora sulle istanze provenienti dai 30 soggetti sottoscrittori e dal territorio.

“Per questo motivo – prosegue Maione – il Collegio di vigilanza ha deciso di proseguire ancora per tre anni le attività dell’AQST, in modo tale da consolidare il lavoro che è stato portato avanti in sinergia, attivando tra l’altro ulteriori attività come interventi aggiuntivi nel settore fognario e un importante progetto per riequilibrare la fauna ittica e rivitalizzare la filiera del pescato sul lago, oltre a iniziative per il rilancio anche socio-economico del lago”. A settembre verrà organizzata la consueta giornata per illustrare a tutti i cittadini interessati le attività svolte e per ascoltare la voce di tutti i portatori di interesse.

Di seguito la situazione dell’avanzamento dei lavori di risanamento e valorizzazione del lago.

Dopo la conclusione della fase di rivelamento della rete, nel corso del 2022 sono ormai aperti vari cantieri lungo le sponde del lago per risolvere le principali criticità incontrate: sono stati realizzati interventi manutentivi e sistemazioni di gruppi di sfioratori nei comuni di Biandronno, Casciago, Gavirate e Varese, si sono o si stanno realizzando vasche di prima pioggia a Galliate Lombardo, Cazzago Brabbia, Biandronno e Comabbio e altri interventi mirati a Barasso, Azzate e Gavirate, al fine di limitare il più possibili lo scarico a lago delle acque sfiorate in tempo di pioggia. Gli interventi idraulici saranno tutti conclusi entro la fine dell’anno.

È proseguito il monitoraggio delle acque sia attraverso la boa limnologica, che il monitoraggio ordinario che il telerilevamento da satellite. Le attività si sono svolte come da programma: l’anno 2022 è stato caratterizzato da elevate temperature e scarsità di precipitazioni. Per questi motivi il lago è ‘circolato’ più tardi rispetto agli anni precedenti e questo ha fatto sì che sul fondo si accumulassero maggiore quantità di nutrienti rilasciati dai sedimenti, determinando una concentrazione di fosforo alla circolazione leggermente più alta dell’anno precedente.

Si è registrato un unico episodio di fioritura algale e assenza di blooms durante la stagione estiva. Non si sono registrati effetti particolari dello scarico dell’impianto di prelievo ipolimnico sul Bardello e sul lago Maggiore, anche dal punto di vista della comunità batterica. È proseguito il monitoraggio da satellite per la valutazione dello sviluppo delle piante acquatiche e di eventuali fioriture algali di cianobatteri a supporto dell’attività ordinaria di ATS. Negli ultimi anni la qualità microbiologica delle acque si è sempre mantenuta a livelli ben sotto i limiti di legge e quindi tutti i cinque punti di monitoraggio ubicati a Gavirate, Biandronno, Cazzago Brabbia, Bodio Lomnago e Varese Schiranna sono risultati idonei alla balneazione. Saranno i sindaci con apposita ordinanza a valutare quali lidi aprire alla balneazione. Per la stagione balneare in corso proseguirà l’applicazione del sistema di early warning per identificare in anticipo eventuali criticità e ATS opererà un monitoraggio intensivo per garantire la salubrità delle acque.

A causa della scarsità di precipitazione e dei bassi livelli del lago l’impianto ha funzionato solo per 160 giorni contro i 288 giorni di possibile funzionamento: è rimasto spento dall’11 luglio al 24 ottobre. Per ovviare ai cattivi odori, poiché lo scarico delle acque avviene sopra il battente idrico, a causa delle scarse portate del Bardello, l’impianto è stato acceso solo durante la notte. Il funzionamento parziale ha permesso di asportare solo 2,6 t di fosforo delle 4 individuate come obiettivo. Nei prossimi mesi saranno installati degli eiettori venturi per migliorare l’ossigenazione delle acque, e sarà indetta la gara per l’installazione dell’impianto fotovoltaico e per l’inserimento di 2 nuovi scarichi delle acque ipolimniche, come deciso nei precedenti incontri.

Durante l’incontro è stato illustrato più in dettaglio un progetto per il riequilibrio della fauna ittica del lago e la riattivazione della filiera del pescato, per il quale si valuterà nel prossimo futuro le più opportune modalità operative per la realizzazione del progetto.

Per quanto riguarda le attività di comunicazione e la valorizzazione delle sponde lacustri, durante la riunione si è deciso di organizzare il consueto incontro di presentazione dei risultati al pubblico nel mese di settembre e si sono valutati gli stati di avanzamento di alcune progettualità in corso lungo le rive lacustri relative al Comune di Biandronno e di Azzate.

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