“La ripartenza del turismo passa anche dalla valorizzazione delle eccellenze locali. I borghi storici della Lombardia rappresentano un patrimonio storico, artistico e culturale prezioso per la nostra regione, che merita di essere valorizzato per potenziare l’attrattività dei territori”. Così l’assessore regionale al Turismo, Marketing territoriale e Moda, è intervenuta nel corso della cerimonia di inaugurazione del XIII Festival Nazionale de ‘I Borghi più belli d’Italia’.
Sono 21 i borghi lombardi più belli: in provincia di Bergamo, Cornello dei Tasso (nel Comune di Camerata Cornello), Gromo, Lovere e Borgo Santa Caterina (a Bergamo); nel Bresciano ecco Bienno, Gardone Riviera, Monte Isola, Tremosine sul Garda; Tremezzo nel Comasco; in provincia di Cremona Castelponzone (nel Comune di Scandolara Ravara), Gradella (nel Comune di Pandino) e Soncino; nel Mantovano vi sono Castellaro Lagusello (nel Comune di Monzambano), Grazie (nel Comune di Curtatone), Pomponesco, Sabbioneta, San Benedetto Po. In provincia di Milano: Cassinetta di Lugagnano, Morimondo; infine, nel Pavese, ecco Fortunago e Zavattarello.
“Dopo mesi davvero difficili, l’estate lombarda – ha aggiunto l’assessore – ha dato segnali confortanti, con il ritorno dei turisti alla scoperta dei laghi e delle montagne. Un apporto importante alla ripresa del turismo arriva certamente dai borghi storici, vere e proprie ‘perle’ da scoprire. Oggi sono gli italiani che riscoprono la propria terra, concedendosi viaggi brevi ma più frequenti. A loro spetta un compito decisivo: essere gli ambasciatori delle bellezze celate nei borghi che costellano il territorio della nostra Lombardia. La voglia di riscoprire tradizioni, culture antiche, luoghi incantati e percorsi enogastronomici golosi ed imperdibili, sono un must per la nostra regione. Dai borghi di montagna ai laghi, dalle colline sino alle città d’arte, la Lombardia ha un enorme potenziale di attrattività turistica che può e deve essere ulteriormente promosso. All’insegna di un ‘turismo dei territori’ in grado di esaltare le eccellenze di una regione unica in Italia”.
“La valorizzazione dei piccoli borghi – ha concluso l’assessore regionale – è un asset strategico per il futuro, un punto decisivo per tornare ad essere competitivi sui mercati internazionali rivolgendosi a viaggiatori colti e raffinati alla ricerca di esperienze uniche e autentiche, ricche di atmosfera e personalizzate”.