Lupi e orsi in Lombardia un tema non più procrastinabile

“Il controllo dei grandi carnivori in Lombardia è un tema non più procrastinabile”: lo afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, e Presidente della Commissione speciale – Valorizzazione e tutele dei territori Montani e di confine, Rapporti tra Lombardia e Confederazione Svizzera, Giacomo Zamperini.

“Anche se viene presentato come un ritorno – continua Zamperini – la presenza di lupo e orso, scompagina quello che è ormai il consueto modo di vivere la montagna e altre aree rurali della nostra regione e anche gli interventi che possiamo mettere in campo non ci riportano a quella che era la normalità fino a qualche anno fa. La convivenza tra uomo e lupo, o uomo e orso, non è infatti priva di rischi, di costi e di responsabilità. Ormai il lupo è ovunque, non più solo in montagna ed in luoghi distanti dall’uomo. Dopo che i numeri hanno dimostrato il moltiplicarsi in modo esponenziale della presenza dei lupi in Lombardia, come nel resto d’Italia, si deve passare a un piano efficace e strutturale di monitoraggio che preveda anche un contenimento preventivo per evitare il fenomeno del sovrappopolamento, come avvenuto in passato con nutrie e cinghiali. Le popolazioni rurali che vivono in territori montani e nelle aree interessate dal fenomeno, vanno tutelate, altrimenti si rischia l’abbandono del territorio e dei pascoli: un punto di non ritorno che non vogliamo nemmeno considerare”.

“Gli incontri tra l’uomo e questi animali avvenuti fino a ora in Lombardia non hanno fortunatamente determinato aggressioni- prosegue Zamperini -, ma se in futuro qualcosa dovesse andare storto? Non possiamo escludere, infatti, che ci siano ferimenti o, peggio ancora, incidenti mortali conseguenti agli attacchi dei grandi carnivori. I dati non giocano a nostro favore: la crescita esponenziale di questi animali ci dice che inevitabilmente non potranno che aumentare sempre di più anche le situazioni di potenziale pericolo per l’uomo e le sue attività. Inoltre, devono farci riflettere le notizie che arrivano dalla Provincia Autonoma di Trento, dove anche oggi sembra essersi verificata l’aggressione di un turista straniero da parte di un orso, dopo i molteplici incidenti degli scorsi mesi”.

I NUMERI DELLA POPOLAZIONE IN CRESCITA  

Secondo il rapporto 2023 sui grandi carnivori in Regione Lombardia, documento che sarà presentato al gruppo di lavoro “Grandi carnivori”, i segni di presenza dell’orso sul territorio regionale nel 2023 sono stati in tutto 70, complessivamente superiori all’anno precedente (44 nel 2022), con 52 segnalazioni in Provincia di Brescia,12 in Provincia di Sondrio e 5 in Provincia di Bergamo. Di questi dati, 39 sono stati classificati con il codice C1 (dato certo), 22 con il codice C2 (dato probabile confermato da esperto) e 9 con il codice C3 (osservazione non confermata da esperto). Un report che rende possibile stimare che circa 6-7 orsi abbiano frequentato la Lombardia nel 2023. Durante l’anno si sarebbero verificati 41 casi di incontro Uomo-Orso.

Durante l’anno sono stati rilevati in totale 961 segni di presenza della specie lupo, di questi 259 riguardano un dato certo e 702 riguardano un dato probabile confermato da esperto. Dai dati raccolti è stimato un numero minimo di 25 unità riproduttive, di cui 18 branchi e 7 coppie accertati. 3 branchi e 1 coppia sono non confermati da dati C1 o C2 consolidati sul territorio lombardo. 15 branchi gravitano esclusivamente in Lombardia, mentre 6 sono condivisi con le regioni italiane confinanti e con la Svizzera. Il lupo è segnalato sempre più anche in contesti di pianura, dove, rispetto al 2022 le unità riproduttive minime confermate sono passate da 3 (1 branco e 2 coppie confermate) a 7 (4 branchi e 3 coppie confermate).

PREVENZIONE DEI DANNI E SUPPORTO AGLI ALLEVATORI

Le 5 squadre WPIU (Wolf prevention intervention units) nel 2023 hanno effettuato 67 interventi a supporto delle aziende agricole, con la consegna in comodato d’uso gratuito di 44 kit di prevenzione, 25 cartelli di avviso di presenza di cani da protezione del bestiame e la verifica della funzionalità di dotazioni per la prevenzione già esistenti o consegnate in precedenza. La maggior parte degli interventi sono stati di tipo preventivo (63%), mentre il 9% a seguito di predazione e il 28% è stato per controllo della strumentazione o per supporto in merito alla gestione dei cani da protezione.

INDENNIZZO DEI DANNI DA PREDAZIONE

Il numero dei sinistri per l’anno 2023 risulta in totale di 115, di cui 7 provocati da orso e i restanti 108 da lupo. In termini di importi, nel 2023 nel complesso sono stati liquidati indennizzi per 63.815 €, di cui 4.965 € per danni da orso ed i restanti 58.850 € per danni da lupo. Si segnala che il dato non è da ritenersi definitivo in quanto per l’anno 2023 non è ancora stata conclusa l’istruttoria di 35 pratiche. I territori maggiormente coinvolti sono quelli della provincia di Sondrio (35 sinistri nel 2023), Brescia e Como (30 sinistri ciascuna nel 2023), a seguire alcuni casi puntuali per le altre provincie. Sarebbero invece 7 le predazioni indennizzate in provincia di Lecco.

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