L’apicoltura lombarda sta attraversando una crisi profonda, forse la più grave degli ultimi decenni, complici soprattutto le condizioni metereologiche di questa primavera e l’insufficienza dei fondi e delle dotazioni finanziarie a disposizione del settore.
A lanciare l’allarme sono stati oggi in Commissione Agricoltura la Presidente di Apilombarda Larissa Meani e il Presidente dell’Associazione Apicoltori Lombardi Claudio Vertuan: le due associazioni rappresentano l’80% degli apicoltori lombardi.
“A causa del cambiamento climatico, per la terza volta negli ultimi quattro anni, i nostri apicoltori non solo non hanno potuto produrre miele millefiori primaverile e miele di robinia (acacia), ma hanno dovuto supportare le api ridotte alla fame e impossibilitate a bottinare con abbondanti nutrizioni di soccorso per assicurare la loro sopravvivenza” hanno sottolineato Meani e Vertuan, che hanno ricordato come peraltro l’84% delle specie vegetali e il 76% della produzione alimentare in Italia dipende dall’impollinazione ad opera delle api domestiche e selvatiche.
Si stima che il danno economico per il solo miele di acacia si attesti quest’anno intorno ai 20 chilogrammi per alveare, che in Lombardia significa oltre 3 milioni di chilogrammi di perdita produttiva .
In Lombardia al 31 dicembre 2022 erano censiti 8.773 apicoltori che mantenevano 160.555 alveari. I due terzi degli alveari sono allevati da 1.523 imprenditori apistici.
Nel 2022 la produzione nazionale di miele è stata di circa 24mila tonnellate che corrispondono ad un valore di 144 milioni di euro. A livello regionale la stima produttiva è pari a 1.610 tonnellate corrispondenti a un valore di circa 9,6 milioni di euro.
“Le produzioni degli ultimi 5 anni sono state altalenanti e nel complesso deficitarie -hanno evidenziato i rappresentanti degli apicoltori-. Il settore ha necessità di interventi a breve termine che possano ammortizzare la situazione di crisi delle aziende in attesa di soluzioni future. Sono sempre più indispensabili e urgenti nuovi interventi a sostegno dei maggior costi e dei minori guadagni”.
Il Presidente della Commissione Agricoltura Floriano Massardi ha assicurato la massima attenzione dell’istituzione regionale nella consapevolezza della gravità della situazione, e nei prossimi giorni prenderà contatto con l’Assessorato regionale per confrontarsi su possibili misure e interventi straordinari da mettere in campo a sostegno dell’apicoltura lombarda.