Il presidente Attilio Fontana ha evidenziato che questa iniezione di liquidità al sistema si affianca al Piano Lombardia da 3,5 miliardi che muoverà risorse per 5,5 miliardi destinati prevalentemente a “lavori pubblici che danno fiato all’edilizia, perno per la ripartenza”
I contributi della Regione Lombardia a favore dei cittadini esclusi dai ‘decreti ristori’ con il pacchetto ‘Rilancio Lombardia’, gli interventi straordinari da 3,5 miliardi del Piano Lombardia, l’ospedale in Fiera e il suo ruolo strategico in questa fase della pandemia, la pressione della seconda ondata del coronavirus sulle province di Varese, Como, Monza e Milano.
Questi i temi affrontati dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana nel corso della diretta Facebook ospitata dalla pagina dell’Associazione Stampa estera in Italia e moderata dalla presidente della sede di Milano, Tatjana Dordevic Simic.
Hanno partecipato giornalisti in videocollegamento di testate fra cui New York Times, Wall Street Journal, Financial Times, TV Svizzera in lingua francese, NTV (Tv e giornale online tedesco), El Economista (Spagna), Associated press, BBC e Al Jazeera Serbia.
Particolare interesse ha suscitato il pacchetto da 167 milioni di euro per indennizzi alle imprese, al mondo del lavoro e ai più bisognosi, il piano ‘Rilancio Lombardia’.
“Lo spirito che ha ispirato il pacchetto ‘imprese’ – ha sottolineato il presidente Fontana – è quello di assicurare un maggior ristoro alle imprese lombarde rispetto a quello previsto a livello governativo poiché colpite in maniera più importante dalle conseguenze della pandemia rispetto al resto del Paese’.
Le misure illustrate dal presidente Fontana coinvolgono microimprese lombarde e i lavoratori autonomi con partita IVA individuale non iscritti al Registro delle Imprese e prevedono ristori addizionali e complementari con gli interventi previsti nel Decreto Ristori.
Il presidente ha evidenziato che questa iniezione di liquidità al sistema si affianca al Piano Lombardia da 3,5 miliardi che muoverà risorse per 5,5 miliardi destinati prevalentemente a “lavori pubblici che danno fiato all’edilizia, perno per la ripartenza”. “Sono opere infrastrutturali, sia fisiche che immateriali – ha chiarito – che saranno importanti per lo sviluppo della nostra Regione”.
Sul fronte sanitario, il presidente ha ribadito l’importanza dell’ospedale in Fiera in cui “i primi paziento sono ricoverato in terapia intensiva da alcune settimane. Ad oggi sono 60, la prossima settimana saranno disponibili 80 posti letto, con la possibilità di arrivare a 145 e, con qualche piccolo intervento, a 200 letti”.
Sollecitato a rispondere sulla pressione della pandemia su Milano, Monza, Como e Varese, il presidente ha spiegato che “Eravamo preparati a una seconda ondata che stiamo fronteggiando con tutte le nostre energie, anche se il personale ridotto della struttura sanitaria lombarda è stato determinato dai tagli degli anni passati”.
A chi ha posto domande sull’espansione dei nuovi poveri provocata dalla pandemia, il presidente Fontana ha ribadito che la “seconda ondata è arrivata nel momento meno opportuno: dopo le difficoltà della Primavera scorsa la nostra economia era ripartita”. “In settembre – ha ricordato – ho visitato diverse zone della regione per illustrare gli interventi previsti dal Piano Lombardia e le risposte che arrivavano erano molto positive. C’era voglia di ripartenza e ripresa economica molto forte. Questa nuova sospensione delle attività ha creato gravi problemi: mi auguro che ci si riprenda presto”.
Quanto ai soggetti che a causa della diffusione del virus e della conseguente crisi economica si sono ritrovati ad essere ‘nuovi poveri’, il governatore della Lombardia ha affermato che “non vogliamo lasciare indietro nessuno. Regione Lombardia è a fianco delle persone che hanno perso il posto di lavoro, la solidità economica e la possibilità di vivere una vita decorosa”.