Sacri Monti, Lombardia e Piemonte accordo tra regione e Ministero per valorizzazione

Definizione e attuazione di politiche integrate per la valorizzazione e la gestione del sito ‘Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia’, inserito nella lista del Patrimonio mondiale dell’Unesco. 

Lo prevede l’accordo, deliberato dalla Giunta regionale, tra Regione Lombardia e Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, attraverso il Segretariato Regionale per la Lombardia e Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza Brianza, Pavia, Sondrio e Varese, il Comune di Varese, Arcidiocesi di Milano, Parrocchia di Santa Maria del Monte, Fondazione Paolo VI per il Sacro Monte di Varese, Comune di Tremezzina, Diocesi di Como e Santuario della Beata Vergine del Soccorso di Ossuccio. 

“Esprimo grande soddisfazione per questa intesa – ha commentato l’assessore regionale all’Autonomia e Cultura, Stefano Bruno Galli – che fa seguito a quella analoga sottoscritta l’anno scorso per il 40esimo anniversario del riconoscimento del primo sito Unesco in Italia, il parco archeologico delle incisioni rupestri della Valcamonica. L’accordo rappresenta uno strumento efficace per realizzare una leale e feconda collaborazione istituzionale, allo scopo di valorizzare lo straordinario patrimonio storico, artistico e culturale rappresentato dai Sacri Monti del Piemonte e Lombardia, sito riconosciuto quale patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 2003. E risponde all’esigenza di individuare modalità di lavoro comuni che s’impongano quale modello virtuoso ed efficiente di collaborazione fra istituzioni centrali, istituzioni territoriali e istituzioni locali, nel settore della conservazione, della valorizzazione e della fruizione di un sito culturale di inestimabile valore”.

“È bene ricordare – ha proseguito l’assessore Galli – che la Lombardia detiene il primato quale regione italiana, e nel mondo, con la maggiore concentrazione di siti riconosciuti dall’Unesco come patrimonio dell’umanità. Su molti di questi insistono le competenze di diversi livelli istituzionali. Diventa pertanto fondamentale che tutti soggetti coinvolti sappiano coordinarsi per un comune obiettivo, quello della valorizzazione culturale”.

“Tuttavia – ha concluso l’assessore Galli – “l’orizzonte strategico è ancora più ambizioso e più ampio, riguarda il coordinamento e l’integrazione di tutti i siti lombardi riconosciuti per valorizzare questo grande patrimonio. Una vera e propria rete, riconoscibile e interrelata, che sappia creare valore aggiunto per gli specifici attori territoriali di prossimità e per il territorio regionale nel suo complesso. Questo coordinamento, proprio per la peculiarità, varietà e ricchezza del patrimonio Unesco lombardo, non può essere conseguito tramite un unico accordo. Per questa ragione, stiamo perseguendo l’obiettivo attraverso una strategia fondata su uno schema di intesa che venga poi integrato e sottoscritto da ogni singolo sito, in funzione delle proprie specificità e peculiarità. Il percorso avviato nel 2019, con l’Arte rupestre della Valle Camonica, oggi prosegue con i Sacri Monti e presto guarderà verso nuovi siti Unesco”.

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