Palazzo Pirelli a Milano, lunedì 10 Luglio, alle ore 17.30 , ha ospitato il convegno “Un’altra Europa da conservare”. Presenti all’incontro: il Presidente del Consiglio Regionale Federico Romani, il senatore Mario Mantovani, il giornalista Francesco Borgonuovo e l’europarlamentare Vincenzo Sofo ed il senatore Sandro Sisler.
Ad aprire il convegno “Un’Europa da salvare” i saluti istituzionale del Presidente del Consiglio regionale Federico Romani.
Ospite d’eccezione il senatore Marcello Pera, che ha tenuto una lectio magistralis sul tema quale Europa vogliamo.
Il senatore Pera ha iniziato il suo intervento spiegando che in Italia non è mai esistito un partito conservatore; oggi esiste un Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che si rifà ai principi dei conservatori.
Il senatore ha continuato spiegando su quali principi si fonda l’ideologia dei conservatori.
I conservatori basano le loro idee su due principi fondamentali: la concezione dell’uomo come essere forgiato dalla storia in cui vive e nella comunità di cui è parte. L’uomo esiste in quanto è parte di una tradizione, privare l’uomo di quest’ultima lo rende incapace di esprimere se stesso.
L’uomo è figlio di una tradizione e questo concetto finisce per radicarsi in due nuovi principi l’idea di nazione e patria.
Dire tradizione significa nazione e patria, sono concetti indiscindibili perché il legame affettivo con la nazione è la patria.
Il secondo concetto è che l’uomo non è solo figlio di una tradizione ma è anche fede religiosa.
La religione è un altro elemento fondamentale della tradizione e ciò pota ad un terzo concetto quello di Dio, Patria e famiglia, che esprime al meglio l’essere conservatori.
L’idea è anche quella di andare oltre questi concetti purché vengano mantenuti i principi fondanti del conservatorismo.
Tutto ciò si contrappone alla sinistra o progressisti che vogliono creare un uomo nuovo imponendo al preesistente un cambiamento chiamato progresso che modifica alcuni principi fondamentali della società come la conosciamo il matrimonio, la religione, la sessualità.
Due mondi contrapposti e diversi. I conservatori non rinunciano ai propri principi per sottomettersi ad altre nuove regole che sviliscono la figura dell’uomo e della fede religiosa.
Le prossime elezioni europee che si svolgeranno a Maggio 2024, saranno un’occasione per pensare ad un’Europa diversa che sia capace di restituire sovranità ad ogni paese che ne è parte.
Occorre, secondo il senatore Pera, un’Europa che sia in grado di valorizzare le caratteristiche di ogni Stato e che non si sia obbligati a sottomettersi all’idea di un dogma unico.
Sono seguiti diversi interventi come il giornalista Francesco Borgonuovo che ha formulato una semplice domanda: cosa c’è da salvare di questa Europa? Risposta nulla.
Un’Europa che non ha un’idea di Patria e non ha un’ idea di tradizione realizza una serie di norme che le consentono solo di tenere legate tra loro le persone.
Un allarme che lancia Borgonuovo e che in Europa si discute continuamente di gravidanza surrogata, ma ciò che si sta insinuando è il radicale cambiamento nella percezione di ciò che è uomo e donna.
L’europarlamentare Vincenzo Sofo è intervenuto affrontando il tema della continua distruzione da parte dei progressisti in Europa dei capisaldi della nostra civiltà.
Dal convegno svoltosi a Palazzo Pirelli scaturisce l’idea di una nuova Europa, che vede crescere i valori dei conservatori che in un futuro prossimo potranno diventare l’idea egemone capace di cambiare l’intero vecchio continente.
didascalia: da sinistra il senatore Sandro Sisler, senatore Marco Mantovani e senatore Marcello Pera