Vaccinazioni anti-covid, Lombardia prima regione che raggiunge immunità di comunità

 “La Lombardia sarà la prima Regione che raggiungerà l’immunità di comunità”.
Lo ha detto la vicepresidente della Regione Lombardia e assessore al Welfare Letizia Moratti intervenuta alla conferenza stampa insieme al governatore Attilio Fontana, all’assessore regionale alla Protezione civile Pietro Foroni e al responsabile della campagna vaccinale Guido Bertolaso.

La vicepresidente, dopo aver sottolineato che attualmente la Lombardia sta procedendo al ritmo di 100.000 somministrazioni al giorno, ha indicato quali sono le strategie della Regione nel breve e medio periodo e in quello più a lungo termine.

“Siamo la prima Regione – ha sottolineato la vicepresidente Moratti – a sequenziare tutti i tamponi positivi. Ad oggi abbiamo 15 laboratori attivi, altri 3 autorizzati, 12 in fase di autorizzazione. Sequenziamo il 25% dei tamponi, a regime raggiungeremo il 100%, con importanti risultati anche per le varianti.

“Proprio questa mattina – ha aggiunto la vicepresidente – ho visitato un laboratorio di biologia molecolare Calcinate/BG che dispone di una macchina in grado di sequenziare fino a 2.500 tamponi al giorno. Strutture come questa ci permetteranno di tenere sotto controllo le varianti. Voglio ribadire qui che tutti i vaccini danno buona copertura rispetto alle varianti e che, come raccomanda il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), le vaccinazioni sono e restano l’arma definitiva contro il Covid e le sue varianti”.

“In questo momento – ha precisato Moratti – le percentuali di cui siamo a conoscenza sono: 68% variante inglese, 1,7% indiana, 1,1% brasiliana e lo 0,3% di variante sudafricana”.

“Ci stiamo preparando – ha proseguito – nel caso fossero necessari richiami in autunno-inverno, a individuare un nuovo modello organizzativo che non sarà più basato sui centri massivi (allestiti nei Centri fiere e Sale congressi) ma su piccoli centri, sui Medici di Medicina Generale, aziende e farmacie”.

“Dopo aver conseguito il primato di prima regione ad aver presentato nostro modello organizzativo precedendo anche il governo nazionale – ha puntualizzato la titolare della delega al Welfare Moratti – siamo in attesa di sapere dal Governo se e quando procedere con i richiami vaccinali e, nel frattempo, gli scienziati dovranno dirci a quale periodo corrisponde la durata della copertura della vaccinazione somministrata”.

La vicepresidente ha inoltre confermato i positivi risultati ottenuti con la sperimentazione dei tamponi salivari eseguiti in alcune scuole lombarde. “Pensiamo di estenderla – ha spiegato – in occasione della ripartenza anno scolastico. Sono test ben accolti dagli studenti, anche i più giovani, in quanto meno invasivi rispetto ai test molecolari”.

“Abbiamo anche elaborato un ‘piano-famiglia’ – ha detto ancora Moratti – per permettere ai giovani di avere la prima dose di vaccino anteriormente alla partenza per le vacanze e la seconda al rientro, per garantire ‘vacanze sicure’ e un rientro a scuola con vaccinazione completata”.

“Sul medio e lungo periodo – ha rimarcato la vicepresidente Moratti – l’impegno di Regione Lombardia è lavorare per creare un Centro di Malattie infettive che individui meccanismi di diffusione della malattia, i nuovi virus e le loro varianti, elabori dati epidemiologici che possano esser messi a disposizione della comunità scientifica e che traduca per una maggiore e migliore tutela dei pazienti i risultati della ricerca condotta su analisi e terapie”.

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