a Viggiù (Varese) è stato attuato un modello di strategia combinata per contenere e vaccinare. L’importanza della campagna vaccinale e l’efficacia della strategia messa in campo da Regione Lombardia nell’affrontare la pandemia emerge con chiarezza dai risultati emersi a Viggiù. Nell’area critica del comune varesino, infatti, è stata sperimentata una strategia combinata. Misure rafforzate per contenere e mitigare il rischio pandemico e vaccinazione reattiva e massiva della popolazione.
A Viggiù l’intervento, avviato a fine febbraio e conclusosi il 5 marzo, ha visto vaccinate 3.000 persone con una adesione del 78% della popolazione e una punta dell’83% fra gli over 65.
I primi dati in effetti dimostrano la bontà delle misure prese. Anche se sono necessarie tra le 2 e le 3 settimane dopo la prima dose per lo sviluppo di un’immunità efficace al contagio.
L’incidenza del contagio, calcolata su 100.000 abitanti, è passata dai 664, della settimana tra il 15 e il 21 febbraio, ai 19 di giovedì 18 marzo. E con la chiusura delle scuole si sono esauriti i casi in età scolare.
“Data la copertura vaccinale raggiunta e la bassa incidenza – commenta la vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti – è da ritenersi improbabile il verificarsi di una nuova diffusione critica del virus in quell’area. Ciò appunto a conferma dell’efficacia della strategia adottata di contenimento e vaccinazione reattiva”.
“I dati – conclude la vicepresidente e assessore al Welfare – ci dicono che si tratta di un modello valido. Perché analoghi risultati stanno emergendo dai successivi interventi realizzati nella fascia ‘arancione rafforzato’, nei Comuni tra la provincia di Brescia e di Bergamo“.