L’Organizzazione Mondiale della Sanità, confermando anche un decesso, lancia l’allarme per una forma di epatite che colpisce prevalentemente i bambini.
La situazione è monitorata dagli enti sanitari di diversi Paesi ed in particolare da quello della Gran Bretagna dove si è registrato un numero elevato di casi nei minori di dieci anni.
Il Ministero della Salute nella circolare del 23 Aprile “Casi di epatite acuta a eziologia sconosciuta in età pediatrica” a firma del dottor Giovanni Rezza, direttore generale della Prevenzione Sanitaria, riporta quanto segue: «Le autorità sanitarie che stanno indagando nel Regno Unito, dove si è verificata la maggior parte dei casi fino ad oggi, ritiene, sulla base delle caratteristiche cliniche ed epidemiologiche dei casi in esame, che una causa infettiva sia la più probabile, ed in particolare l’infezione da Adenovirus. Le infezioni da Adenovirus sono comuni e di solito provocano una malattia lieve, con sintomi simili al raffreddore, vomito e diarrea. La maggior parte delle persone infettate da un Adenovirus non presenta complicazioni. Gli Adenovirus non causano comunemente l’epatite, che è una complicazione rara, nota di solito tra gli individui immunocompromessi. Si potrebbe ipotizzare o la comparsa di una nuova variante in circolazione che causi una grave epatite nei bambini, o che una variante comunemente in circolazione stia colpendo soprattutto bambini più piccoli forse immunologicamente non protetti in relazione alla minore circolazione di Adenovirus durante la pandemia COVID-19».
Secondo la circolare ministeriale (che alleghiamo integralmente qui sotto) in Italia si sono verificate 11 segnalazioni di casi sospetti in 8 regioni: Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Sicilia, Toscana, Veneto.
In Europa casi sospetti sono stati segnalati in Olanda, Spagna, Irlanda, Danimarca e Regno Unito.
I sintomi di una possibile epatite sono ittero, urine scure, prurito sulla pelle, perdita di appetito e febbre alta.
Dalle ipotesi avanzate dai vari organismi sanitari, Oms compresa, l’impennata di casi da epatite in età pedriatica potrebbe essere stata provocata dalle restrizioni imposte dal lockdown.
In pratica l’isolamento sociale e le mascherine avrebbero provocato nei bambini una scarsa capacità di sviluppare le difese immunitarie.
C_17_notizie_5889_0_file(Foto di Mylene2401 da Pixabay)