“La nostra attenzione va alla cura della persona, rafforzando l’attività territoriale. L’obiettivo è accompagnarla nella prevenzione, nella cura e nella riabilitazione. Ciò deve avvenire in un percorso qualificato che non preveda vuoti”.
Lo ha detto, oggi pomeriggio, a Palazzo Lombardia, la vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti, durante la conferenza stampa in cui è stata presentata la proposta di revisione della Legge regionale 23/2015 approvata in Giunta. Un documento che Letizia Moratti ha definito: “un’altra tappa fondamentale nella revisione della legge vigente”.
All’incontro era presente il governatore della Regione, Attilio Fontana. “Il risultato – ha aggiunto Letizia Moratti – giunge dopo un percorso approfondito, di confronto e di dialogo. Ringrazio il presidente Fontana per il sostegno che mi ha sempre garantito. Ma anche il presidente della Commissione, Emanuele Monti, per il lavoro svolto in Consiglio, per l’ascolto dei consiglieri regionali e di decine di stakeholders e relatori. Tutti hanno contribuito ad arricchire il percorso della legge”.
La vicepresidente Moratti ha quindi spiegato che i principi cardine del testo approvato sono: un approccio ‘One health’: ossia la costruzione di una governance che assicuri la protezione e la promozione della salute complessiva per persone, animali e ambiente (salute globale); libertà di scelta: ovvero la tutela della libertà del cittadino di scegliere le strutture e il personale sanitario, da sempre un patrimonio del Servizio sanitario regionale; rapporto pubblico-privato: cioè equivalenza e integrazione all’interno del Sistema sanitario regionale (Ssr) dell’offerta sanitaria e socio-sanitaria delle strutture pubbliche e delle strutture private accreditate; raccordo tra mondo produttivo, università e ricerca scientifica.
La vicepresidente Moratti ha anche indicato un cronoprogramma dall’entrata in vigore della legge: entro 90 giorni istituzione dei distretti e nomina direttori; – Istituzione dei Dipartimenti di cure primarie e dei dipartimenti funzionali di prevenzione;
entro 6 mesi costituzione del Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie infettive;
entro 6 mesi dall’istituzione dei distretti: realizzazione delle Centrali Operative Territoriali (Cot); realizzazione degli Ospedali e delle Case di Comunità; Ospedali di Comunità: 26 nel 2022, 19 nel 2023, 19 nel 2024; Case di Comunità: 86 nel 2022, 65 nel 2023, 65 nel 2024; entro 3 anni: Completamento del potenziamento della Rete territoriale.
La proposta assegna un ruolo importante a Medici di Medicina Generale e ai Pediatri di libera scelta, alla telemedicina, alla formazione, alle università e alla ricerca.