Dall’8 Settembre 1943 Italia sorvegliata speciale degli Usa

L’ 8 Settembre di ottant’anni fa, con l’armistizio (“inconditional surrender”, resa senza condizioni) firmato cinque giorni prima a Cassibile (Siracusa), l’Italia sconfitta diventava cobelligerante con gli Alleati ed entrava contemporaneamente nel circuito di quei Paesi occidentali dei quali, di lì a poco, sarebbe emerso che avrebbero, sì, goduto di libertà, ma con una sovranità limitata.

Un’ulteriore cessione di sovranità sarebbe avvenuta l’1 Gennaio 2002 con l’entrata nella zona euro. Ricordate quando Romano Prodi, per convincere gli italiani a proseguire speditamente nell’unità europea diceva: «Con l’euro lavoreremo un giorno di meno guadagnando come se lavorassimo un giorno di più»?

Eccoci serviti. Parte delle élite americane – non il popolo – continuano ad esercitare la loro influenza sullo Stivale, considerandolo soprattutto una formidabile portaerei nel Mediterraneo, mentre un’altra parte di élite europee – complici taluni dinosauri della politica domestica a loro asserviti – tengono sotto controllo il Belpaese perché non torni mai più ad essere la quarta potenza economica mondiale.

Secondo uno studio di Business International (società del Gruppo dell’Economist), nel Maggio 1991, presidente del Consiglio il democristiano Giulio Andreotti, l’Italia era diventata la quarta potenza economica del mondo, dopo Stati Uniti, Giappone e Germania (nel frattempo riunificata), davanti a Francia e Regno Unito ed esclusa l’URSS, ormai in dissoluzione.

Pochi mesi dopo, nel Luglio 1992, ci fu una singolare crociera. A bordo dello yacht Britannia, di proprietà della regina Elisabetta, salirono un centinaio di personalità di spicco: banchieri, grand commis di stato, industriali e politici, tra i quali Draghi, Ciampi, D’Alema, Amato, Monti, lo scomparso Frattini.

Che cosa decisero? Appurarlo non è facile. Ciò che ci è noto è quanto avvenuto di lì a poco. La cessione a buon prezzo (svendita?) di gran parte delle aziende pubbliche italiane a gruppi finanziari inglesi e statunitensi.

L’operazione ebbe successo perché nel frattempo, con Tangentopoli (1992), fu eliminata un’intera classe politica e sostituita con un’altra sicuramente molto affidabile per gli interessi geopolitici di Washington.

Nel 1999 il governo del comunista D’Alema arriverà ad autorizzare, con copertura Nato, il bombardamento aereo di Belgrado.

Se un Paese è economicamente forte riveste il ruolo di partner; se è debole diventa un lacchè della nazione egemone di turno. Gli Stati Uniti sono il miglior partner che l’Italia possa avere, purché tale rimanga.

La pandemia ha svelato l’arroganza criminale di élite occidentali contro i propri popoli e purtroppo anche gli Usa, simbolo di libertà e democrazia, non sono risultati esenti da vistose devianze.

La fallimentare politica di Biden & soci ha effetti negativi anche nel nostro Paese. La guerra contro la Russia per l’Ucraina sta alimentando antipatie contro la Nato a guida statunitense.

Se non cambia l’inquilino della Casa Bianca difficile risalire la china sia per l’Italia, sia per l’Europa.

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