La pasionaria

Video-editoriale Osservatorio Internazionale Card. Van Thuan

Il 26 febbraio 2023, Elly Schlein è stata eletta nuovo segretario del Partito Democratico. Una vittoria che ha ribaltato i sondaggi della vigilia che davano per certo un grande successo del candidato principale, Stefano Bonaccini. Alla sorpresa dei commentatori, secondo cui era imprevedibile la vittoria della Schlein, si è aggiunto l’entusiasmo nei social di molti appartenenti all’area culturale di destra, che credono che la Schlein, così radicale, finirà con l’affossare il PD.

Non concordo: la vittoria della Schlein era prevedibile, e prevista e i motivi per cui ha vinto dovrebbero indurre a prestarle molta attenzione. La Schlein affosserà il PD, questo è vero, ma per far nascere una “cosa nuova”, un “Partito del Lavoro” che creerà una sintesi delle radici comuniste gramsciane con le istanze del “partito radicale di massa” fino alla prospettiva del “socialismo verde”, allineandosi all’Agenda Onu 2030, al “Build Back Better” dell’amministrazione Biden, al “Green Deal” della Commissione Europea, nel solco dell’iniziativa del “Great Reset” di Davos.

Una vera e propria “dittatura del relativismo”, che qualifica il “socialismo liberale del XXI secolo”. Ecco perché ha vinto, ecco perché è così pericolosa.

Editorialista: Maurizio Milano – Analista tecnico capo con esperienza e una comprovata storia di lavoro nel settore bancario. Competente in Market Risk, Asset Management, Trading, Financial Risk e Financial Advice. Laureato presso l’Università di Torino – Facoltà di Economia.

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