Obbligo vaccinale: in Germania è reato, in Italia no

In Italia l’obbligo vaccinale per gli over 50 prevede una multa di 100 euro. Sanzione che sarà regolarmente notificata dall’Agenzia delle Entrate una volta completate le verifiche.

Ennesimo colpo alla Costituzione ridotta a carta straccia da un Governo preoccupato più di compiacere ad una ristretta oligarchia sovranazionale che a tutelare la salute dei propri cittadini.

Le letterine sono state inviate dal Ministero della Salute, durante la Settimana Santa (che bella sorpresa dentro l’uovo!) a molti over 50 lombardi che non avrebbero ottemperato all’obbligo vaccinale.

Il titolare del Ministero della Salute è Roberto Speranza, ex assessore al Traffico del comune di Potenza (67.000 abitanti) e segretario di Articolo Uno, un partito che se si presentasse alle elezioni potrebbe addirittura raggiungere la soglia del 2 per cento, secondo i più accreditati osservatori.

Facile prevedere che i suoi fondatori, Bersani, D’Alema e lo stesso Speranza busseranno presto alle porte del Pd per fondersi ed avere in cambio un collegio sicuro per essere rieletti in Parlamento.

Singolare come Speranza mostri di essere in sintonia con molte idee della Fabian Society e come tiri dritto per la su strada, incurante di ciò che accade in Europa e nel mondo. Infatti perseguita gli italiani costringendoli a farsi inoculare sieri considerati sperimentali dalle stesse case farmaceutiche che li producono.

Illuminante in proposito il libro dell’analista politico Davide Rossi, “La Fabian Society e la pandemia “, pubblicato da Arianna Editrice. Naturalmente il ministro Speranza, come altri suoi colleghi di governo proseguirà nella sua caparbia azione fino a quando il presidente Draghi lo sosterrà rimanendo in carica.

Se non fosse stato per le emittenti “Byoblu” e “RadioRadio.it” gli italiani non avrebbero mai saputo che la Magistratura tedesca è stata molto precisa qualificando l’obbligo vaccinale «reato di tentato omicidio doloso» e confermando la volontà di approfondire il tema degli effetti avversi al “vaccino”. Dopo Norimberga 1 vedremo una Norimberga 2? Anche sul piano politico la Germania s’è distinta esemplarmente rispetto a quanto accade nel nostro Paese.

Il Parlamento di Berlino, infatti, non solo ha bocciato l’obbligo vaccinale per gli over 60 ma, dal 20 Marzo, ha abolito «tutte le misure protettive di più ampia portata» (leggi green passs).

Analoghi provvedimenti sono stati adottati da tutti i Paesi europei, eccetto il nostro, ovviamente; il quale attende l’Autunno per rilanciare il green pass, che non è mai stato abolito, ma solo temporaneamente sospeso.

I deputati tedeschi hanno preso sul serio la lettera a loro indirizzata dall’avvocato Holzeisen (membro dell’Associazione dei giudici) in un passaggio della quale è ben sottolineato che «se i membri del Parlamento continuassero su questa strada (obbligo vaccinale n.d.r) si creerebbe il precedente di “reato di tentato omicidio colposo”».

In Italia? Silenzio dei media e permanente obbligo vaccinale per coloro che hanno più di 50 anni o appartengono a determinate categorie professionali come insegnanti, sanitari, universitari.

Non solo il green pass non è stato abolito, non solo si toglie la serenità a migliaia di persone con la minaccia di sanzioni pecuniarie, si tormentano pure tutti coloro che vorrebbero assistere i propri cari ricoverati in case di cura od ospedali imponendo orari di visita limitati quando non vietati.

L’azione del Ministro Speranza ha contribuito a raggiungere due primati: il numero di morti per covid-19 e la perdita di posti di lavoro.

Le scelte elettorali fatte dagli italiani nel 2018 si sono dimostrate deleterie e i governi che le hanno generate ne sono uno specchio fedele. “Chi è causa del suo mal pianga sé stesso”, dice il proverbio.

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