La Camera approva la riforma della prescrizione

“Il cuore di questa proposta di legge prevede che il corso della prescrizione rimanga sospeso in seguito alla sentenza di condanna di primo grado, per un tempo non superiore a due anni e, in seguito alla sentenza di appello che conferma la condanna di primo grado, per un tempo non superiore a un anno.

Nel caso in cui la pubblicazione della sentenza d’appello intervenga dopo più di 2 anni dalla scadenza del termine per il deposito delle motivazioni della sentenza di primo grado e nel caso in cui intervenga dopo più di un anno dalla scadenza del termine per il deposito delle motivazioni della sentenza di appello, la prescrizione riprende il suo corso e il periodo di sospensione è computato ai fini della determinazione del tempo necessario a prescrivere. In questo modo, evitiamo tanto per l’assolto quanto per il condannato, il rischio di un processo dai tempi potenzialmente infiniti.

Questa soluzione appare equilibrata, rispettosa dei diritti delle parti e delle necessità organizzative delle Corti d’Appello e della Corte di Cassazione”. *Lo ha detto in Aula nel corso della dichiarazione di voto* Andrea Pellicini, deputato di Fratelli d’Italia, componente della Commissione Giustizia alla Camera e co-relatore sul progetto di legge di riforma della prescrizione.

“A differenza dell’improcedibilità, il decorso dei due anni, o dell’anno in Cassazione, non determina l’estinzione dell’azione penale, ma il computarsi dei medesimi tempi ai fini della prescrizione. Viene così tutelato il diritto dell’imputato a non subire un processo infinito, ma anche quello della persona offesa a non vedere rottamato il processo”, ha concluso.

Condividi:

Related posts