“Nel parere votato oggi dalla Commissione Giustizia si chiede che il Governo valuti di estendere il divieto di pubblicazione, integrale o per estratto, dell’ordinanza di custodia cautelare a tutte le ordinanze cautelari e a tutti gli atti emessi in sede cautelare che, in base a gravi indizi di colpevolezza, si pongono in automatico contrasto con la presunzione di innocenza della persona indagata. Questi provvedimenti, emessi nel corso delle indagini preliminari, espongono infatti al dibattito pubblico affermazioni giudiziali che rischiano di rappresentare l’imputato come già colpevole del reato a lui contestato.
Non ritengo vi sia alcun bavaglio per la stampa, in quanto il contenuto delle ordinanze cautelari rimane sempre pubblicabile. Nel pieno rispetto dell’articolo 21 della Costituzione, la notizia verrà sempre trasmessa, ma a tutela dell’imputato, presunto innocente, il testo integrale o per estratto dell’ordinanza cautelare potrà essere divulgato solo quando l’indagato, al termine delle indagini preliminari, avrà la possibilità di essere completamente informato su tutti gli atti di indagine. In questo modo potrà efficacemente e contestualmente difendersi dalle accuse, oltre che nel processo, anche nel dibattito pubblico”. Lo dice Andrea Pellicini, deputato di Fratelli d’Italia e relatore in Commissione Giustizia dello schema del decreto legislativo per il compiuto adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni previste dalla direttiva UE sul rafforzamento di alcuni aspetti della presunzione di innocenza.