Prendersi cura dei malati di Alzheimer: le conoscenze e le buone pratiche del presente, le prospettive e le nuove risposte per il futuro. Questo il tema di “Alzheimer: prendersi cura della persona, uno sguardo tra presente e futuro”, convegno nazionale in programma a Villa Cagnola di Gazzada Schianno, a due passi da Varese, martedì 14 e mercoledì 15 giugno.
La partecipazione al convegno è gratuita e aperta a tutti: dai caregiver, alle associazioni fino ai professionisti del settore. Per medici, infermieri, psicologi, fisioterapisti ed educatori professionali alcuni seminari del convegno sono accreditati Ecm, per un numero limitato di posti. E’ inoltre in fase di valutazione la richiesta al CROAS Lombardia per accreditamento per gli
assistenti sociali.
Ad organizzare il convegno sono: Uneba, la principale associazione di categoria del sociosanitario in Italia, con quasi 1000 enti associati, tutti non profit di radici cristiane; Fondazione Molina, che che dal 1875 a Varese e provincia offre servizi
assistenziali e socio-sanitari alla persona, in particolar modo ad anziani e persone fragili; Fondazione Don Gnocchi, da 70 anni accanto ai più fragili, attiva in Italia e all’estero, con 27 Centri in nove regioni e una trentina di ambulatori.
Si stima che in Italia ci siano 600 mila malati di Alzheimer, e complessivamente 1,4 milioni di malati di demenza. Nel mondo, 55 milioni di persone soffrono di demenza: tra 20 anni il loro numero potrebbe perfino raddoppiare.
I saluti di apertura del convegno, mercoledì 14 dalle ore 10, saranno del sindaco di Varese Davide Galimberti, del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, del sottosegretario al Ministero della Salute Andrea Costa, del vicario episcopale dell’Arcidiocesi di Milano monsignor Giuseppe Vegezzi, e dei responsabili delle realtà promotrici: i presidenti di Uneba nazionale, della Lombardia e di Varese Franco Massi, Marco Petrillo (vicario) e Luca Trama; il presidente di Fondazione Molina Carlo Maria Castelletti e il presidente della Fondazione Don Gnocchi, don Vincenzo Barbante.
Dopo l’introduzione della neurogeriatra Carla Pettenati, responsabile scientifica del convegno, le prime due relazioni saranno “Il sistema dei servizi di fronte alla demenza: quali prospettive future?” con Marco Trabucchi, del Gruppo Ricerca Geriatrica Brescia e “Ripensare l’ambiente come risorsa per le persone con demenza” con Antonio Guaita, della Fondazione Golgi Cenci di
Abbiategrasso.
Con l’intervento “Vivere nonostante l’Alzheimer”, lo scrittore Marco Annichiarico attingerà alla sua esperienza personale; dal 2016 è accanto a sua mamma malata di Alzheimer.
Disturbi di comportamento nella demenza, comunicazione con chi soffre di demenza e esperienze di vita quotidiana saranno al centro dei webinar pomeridiani, prima di una cerimonia di omaggio a Gaetano Perusini, medico pioniere degli studi sulla demenza e collaboratore di Alois Alzheimer, il medico che identificò l’omonima malattia. Alle 19 al convegno andrà in scena la
commedia “Pagine strappate” della compagnia San Carlo di Varese, per la regia di Gianni Bianchi della Fondazione Menotti Bassani.
La mattina di mercoledì 15 sarà dedicata a una tavola rotonda sull’evoluzione dei servizi per l’Alzheimer, tra centri diurni, residenziali e permanenza a domicilio. Parteciperanno: Fabrizio Giunco, direttore del dipartimento cronicità della Fondazione Don Gnocchi; Enrico Mossello, geriatra dell’Università di Firenze Marco Mauri, neurologo all’ Università dell’Insubria; Claudia Moneta, Direttore generale dell’Assessorato Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari Opportunità della Regione Lombardia. Chiuderà i lavori il seminario “Competenza, capacità decisionale e consenso alle cure nella demenza”.