Europei 2024: lezioni di calcio della Svizzera all’Italia

Senza idee, a corto di determinazione, praticamente impalpabile. Un’Italia tra le più brutte che si siano viste negli ultimi anni abbandona mestamente gli Europei perdendo per 0-2 contro una Svizzera che, al contrario, si è rivelata formazione quadrata e sicura dei propri mezzi. Uno Zaccagni in grado di togliere le castagne dal fuoco nei minuti come era già accaduto contro la Croazia, questa volta, non si è materializzato. La nazionale di Luciano Spalletti dovrà ora ripartire con uno slancio e con una filosofia diversa. E non è detto che sarà ancora Spalletti a condurla.

I sessantuno precedenti tra elvetici e azzurri vedevano questi ultimi in vantaggio con 29 vittorie, 24 paretti e 8 affermazioni rossocrociate, che a questo punto diventano nove.  Per l’undici di partenza elvetico, l’ex calciatored del Sion ed ex allenatore dello Sciaffusa  Murat Yakin opta per il 3-4-2-1 con l’interista Sommer a presidio dei pali,  trio di difesa composto da Schar, Akanji e Rodriguez, quartetto di centrocampo con Ndoye e il bolognese Aebischer laterali e l’altro bolognese Freuler e Xhaka centrali, Rieder e Vargas in trequarti e unica punta Embolo. Spalletti si affida invece al 4-3-3 con Donnarumma tra i pali, quartetto di difesa con Di Lorenzo e Darmian laterali e Mancini e Bastoni centrali, trio di centrocampo con Cristante, Fagioli e Barella, tridente offensivo con Chiesa, Scamacca  ed El Shaarawy.

Al 4’ la Svizzera rivela subito intenzioni bellicose con un cross di Vargas neutralizzato da Di Lorenzo. Al           12’ quest’ultimo riceve la sfera da Chiesa ma poi sbaglia il suggerimento in profondità e fa sfumare un’azione che poteva essere orchestrata ben diversamente. Al 16’ Fagioli imbecca Cristante, Rodriguez però manda a monte i piani di gloria del romanista deviando in corner. Al 21’ Embolo e Rieder dialogano bene favorendo l’offensiva elvetica ma Darmian spazza via. Al 24’ arriva la prima vera occasione della gara ed è di marca svizzera, Aebischer serve Embolo che esalta le doti di Donnarumma costretto a sventare in tuffo. Al 26’ l’Italia cerca di replicare con Chiesa ma Akanji ci mette una pezza e devia in corner. Gli azzurri provano a proporsi ma la loro offensiva è assolutamente sterile. Al 37’ gli elvetici rompono l’equilibrio andando a bersaglio con Freuler che, su suggerimento di Vargas, controlla a dovere la sfera e indirizza verso la porta di Donnarumma, quest’ultimo riesce a deviare ma non a impedire alla palla di terminare in rete. Al 46’ gli elvetici potrebbero addirittura prendere il largo con una punizione di Rieder che però è respinta dal palo. Primo tempo con una Svizzera meritatamente in vantaggio e un’Italia incapace di proporre un’offensiva efficace una.

A inizio ripresa Spalletti gioca la carta Zaccagni tirando fuori dalla mischia un El Shaarawy spettatore non pagante e cercando dal laziale la stessa magia fornita contro la Croazia. La Svizzera, però, piazza subito il raddoppio con Vargas che riceve da Aebischer e fulmina Donnarumma con un forte tiro. Al 7’ l’Italia potrebbe tornare in partita,  Schar ha la meglio su Chiesa ma indirizza la sfera verso Sommer finendo per colpire il palo. Al 14’ la Svizzera, intuendo di poter fare il colpo, prova a prendere il largo con Ndoye ma il suo tiro dal limite termina distante dalla porta di Donnarumma.

Al 20’ ancora Ndoye tenta il numero di alta accademia con una rovesciata su cross di Rodriguez ma manca l’impatto con la sfera. Al 29’ l’Italia potrebbe riprenderla ,assist di testa  di Zaccagni, Scamacca sbuca con ottima scelta di tempo ma d’esterno destro coglie il palo. Al 34’, su corner di Sierro, Freuler potrebbe segnare il 3-0 ma il suo tiro si perde a lato. Svizzera comunque più bellicosa, Italia viva soltanto a sprazzi. Al 38’ gli elvetici sfiorano ancora il raddoppio, Xhaka pesca Zuber che però non ha avuto il biglietto d’invito dalla precisione e spedisce a lato il suo diagonale.

La reazione dell’Italia è in un cross di Cambiaso al minuto 43 che va a perdersi nella valle del nulla senza essere raccolto da nessuno. Ed è proprio questo cross a fotografare alla perfezione la crisi di una nazionale a cui adesso non serviranno alibi per poter cercare di risorgere. E’ evidente che, dopo quest’uscita di scena ingloriosa, una riflessione in seno alla Federazione si imponga. La figuraccia contro la Spagna, in cui è stato evitato un passivo più pesante soltanto per merito di un Donnarumma versione saracinesca, il pareggio stentato con la Croazia  solo con un’intuizione finale di Zaccagni e ora questa partita inguardabile non sono certo all’altezza della storia di una nazionale che si è messa in tasca ben quattro titoli mondiali. Fuoriclasse, a sua disposizione, Spalletti non ne aveva e questo lo sanno anche le pietre. Era però almeno necessario poter ricavare da questi onesti operai della palla di cuoio un assemblamento decente e in grado di onorare il titolo europeo messo in tasca quattro anni fa.

Due brevi riflessioni sembrano imporsi: punto primo, la nazionale di Roberto Mancini era dotata di ben altro piglio e ben altra veemenza offensiva con un tecnico capace di motivare, nei fatti, la squadra e non con molte belle parole , alcune delle quali non esattamente opportune e centrate, come l’attuale tecnico. Punto secondo, se il miglior calciatore azzurro di quest’Europeo da dimenticare alla svelta è stato Gigio Donnarumma che ha parato fino all’estremo, persino un rigore ma non poteva fare miracoli, il problema è di dimensioni ciclopiche.

La squadra non gioca, non segna, non propone. E l’Italia che verrà a seguire non potrà che fare meglio. Con meno polemiche contro i giornalisti che hanno il compito di analizzare quanto vedono e più attenzione alle dinamiche della squadra. E magari ricordandosi che, per fare sperimentazioni, la palestra ideale sono le partite amichevoli e non quelle ufficiali. 

TABELLINO

SVIZZERA- ITALIA 2-0

SVIZZERA:  Sommer, Schar, Akanji, Rodriguez, Aebischer, Freuler, Xhaka, Rieder (26’st Zuber), Vargas (26’st Stergiou), Embolo (32’st Duah), Ndoye (32’st Sierro). All. Murat Yakin.

ITALIA: Donnarumma, Di Lorenzo, Mancini, Bastoni, Darmian (30’st Cambiaso), Cristante (30’st Pellegrini), Fagioli (42’st Frattesi), Barella (19’st Retegui), Chiesa, Scamacca , El Shaarawy (1’st Zaccagni). All.Luciano Spalletti.

Arbitro: Szymon Marciniak (Polonia)

Marcatori: p.t: 37’ Freuler (S). S.t: 1’Vargas (S)

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