Alla fine l’esclamazione che sale corale dal gruppo è una sola: peccato. Già, peccato perchè, contro il quotato e ambizioso Padova, la Pro Patria si è fatta infilzare nel finale di gara perdendo per 2-1 dopo essere stata in vantaggio. I biancoscudati hanno confermato tutta la loro caratura che li pone non per caso al secondo posto in graduatoria dietro il Sudtirol ma i biancocelesti pagano una buona dose di ingenuità nel non sapere gestire il risultato.
I biancocelesti, che erano reduci da quattro turni positivi, si ritrovano ora al quartultimo posto con 22 punti laddove la classifica comincia a fare paura e puntano ora a rifarsi nella sfida in programma martedì 1 febbraio alle 14.30 al “Carlo Speroni” contro il Trento.
PRIMO TEMPO – Al 6′ il Padova ci prova con l’esperto ex Foggia Chiricò che spara a lato. All’8′ Germano colpisce il palo. Al 24′ la Pro Patria timbra il vantaggio grazie a Nicco la cui conclusione carambola su Donnarumma e termina in rete. I tigrotti cercano di portare ulteriore acqua al loro mulino ma Ghioldi, al 26′, non riesce a raddoppiare. Il Padova dimostra di non essere nella parte nobile della classifica per il volere della buona sorte macinando occasioni su occasioni, al 27′ Nicastro manda alto, al 30′ Curcio, dal limite, impegna Caprile in una respinta, due minuti dopo ancora Nicastro mette a lato di testa. Si aggiunge al computo il tiro di Kirwan dal limite deviato da Caprile sul palo. Al 41′ la Pro Patria si scuote, Pierozzi spara fuori di poco servito dall’ex Pistoiese Piu e al 44′ Ghioldi mette a lato.
SECONDO TEMPO – Il Padova prosegue il cannoneggiamento con Hraiech al 16′ ma il suo tiro è respinto. Al 20′ l’ex Carpi Bifulco impegna Caprile in una doppia respinta. Al 22′ i biancoscudati pareggiano con un’incornata di Kirwan che finalizza nel modo migliore un invito di Ronaldo. Al 29′ la Pro Patria prova a rispondere con Nicco ma la sua punizione termina a lato. Il Padova cerca di alzare i giri del motore per assicurarsi la posta piena e, dopo due conclusioni di Chiricò al 30′ sull’esterno della rete e al 35′ fuori su punizione, riesce nell’intento con un sinistro dal limite di Bifulco al 44′. La Pro Patria esce così mestamente senza neppure un pugno di mosche dall'”Euganeo” con il rammarico di non avere raccolto nulla in una partita ben disputata contro un’avversaria di caratura.