Due accumuleranno l’ennesimo rinvio, una soltanto scenderà in campo.
L’odissea delle partite da recuperare per Città di Varese e Caronnese nel campionato di serie D prosegue senza sosta. La Castellanzese, invece, sarà regolarmente in campo.
A causare lo stop forzato è sempre lui, il virus di Wuhan che sta cominciando davvero a creare una situazione imbarazzante. Basti pensare che il Città di Varese del tecnico David Sassarini, finora, ha potuto disputare soltanto due gare, in terra ligure contro il Sestri Levante e sul campo amico contro il Pont Donnaz, perse entrambe per 0-1.
Appartengono invece al novero delle sfide non ancora andate in archivio quelle contro Imperia, Caronnese (unica con il recupero già fissato al 18 Novembre), Fossanese, Folgore Caratese, Casale e Vado. I giorni scorsi il presidente biancorosso Stefano Amirante aveva espresso uno sfogo amaro: “io – ha detto – sarei stato per sospendere il campionato, che senso ha poter giocare una partita ogni tre settimane?”.
E lo scenario della possibile sospensione delle ostilità sui rettangoli di gioco della quarta serie è spettro sempre più incombente. Ferma al palo anche la Caronnese di Roberto Gatti. Il rinvio del match casalingo contro l’Imperia è andato ad aggiungersi a quelli con Città di Varese, Sestri Levante e Folgore Caratese, e così fanno quattro. Prosegue invece con una parvenza di regolarità temporale il campionato della Castellanzese in campo oggi mercoledì 4 Novembre alle 14.30 al suo “Provasi” contro i liguri della Lavagnese. Tra le due compagini vi è un distacco di sette punti, i neroverdi varesini ne hanno otto contro sette dei genovesi.
La Castellanzese è chiamata a riscattare la sconfitta beffarda maturata a due minuti dal termine della gara per 0-1 sul terreno del Gozzano. Il fischietto chiamato a dirigere è quello del signor Carlo Palumbo della sezione di Bari.