Con l’opinione pubblica occidentale concentrata sulle notizie connesse con la pandemia da virus di Wuhan, sta passando, quasi non considerata, la preoccupante situazione in Libia dove almeno 20.000 combattenti stranieri , in buona parte mercenari, sono schierati sul territorio dell’ex stato nord africano e stanno causando una “grave crisi”, mentre forniture per nulla controllate di armi continuano a riversarsi nel paese devastato da anni di guerra. Quanto precede, è al centro della dichiarazione, della settimana passata, di un alto funzionario delle Nazioni Unite. “Questa è una scioccante violazione della sovranità…
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