Scrivendo quindici giorni fa l’editoriale “Titanic Europa” non potevo certo immaginare l’esplosione del “caso Qatar”: l’arresto e la denuncia di importanti personaggi dell’establishment europeo accusati di aver ottenuto grandi quantità di denaro per diffondere un’immagine positiva dell’emirato sul fronte dei diritti dei lavoratori impiegati per la realizzazione degli impianti per i mondiali di calcio. L’evento, di cui ancora non conosciamo la completa dimensione e le eventuali connessioni, sollecita ulteriori riflessioni sul tema dell’Europa. Come premessa sarà tuttavia utile sottolineare come i più recenti eventi (Qatar e caso Sumahoro) abbiano colpito…
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